Anaïs Drago
Minotauri
Mit dem Programm “Minotauri” schließt Anais Drago an das Konzeptalbum “Solitudo” an. Das vielstimmige Solo-Album ist 2021 bei CAM Jazz erschienen. Die Künstlerin bezeichnet es als „Elegie auf die Einsamkeit, die genährt ist von Schönheit.“
In „Minotauri“ arbeitet sie abwechselnd mit akustischen und elektronischen Violinen und findet darin einen Ausdruck ihres Innersten. Sie erzählt persönliche Geschichten vom Allein-Sein und bewegt sich von minimalistisch bis opulent, präsentiert Kompositionen und improvisiert live. Ihr zweites Instrument ist die Stimme. Manche Passagen sind gesungen, andere erzählt. Dragos literarische Vorbilder rangieren von Friedrich Dürrenmatt bis Italo Calvino.
„Die Violinistin eröffnet eine riesige Klanglandschaft, ohne das Feld eines bestimmten Stils zu betreten, und hält sich dabei fern von jeder Angeberei. Was bleibt, ist nur die Musik: Frisch und geheimnisvoll.“ – M. G. Bianchi, Musica Jazz
Con Minotauri, titolo del programma da concerto in solo, la violinista Anais Drago prosegue la ricerca in solitaria intrapresa con l’album Solitudo, edito da CAM Jazz nel 2021: un disco in solo che sorprende per la pluralità di voci, un elogio alla solitudine che si nutre di bellezza.
In Minotauri, restano l’alternanza dei violini (acustico ed elettrico, entrambi soggetti a manipolazione elettronica), la ricerca di un’espressività timbrica del tutto personale, ma il focus si sposta sulla narrazione di vere e proprie storie di solitudine, tramite un attento utilizzo del materiale musicale, talvolta essenziale e minimalista, talvolta ricco e variopinto nella sostanza e nello sviluppo, interamente frutto della penna e dell’improvvisazione della Drago.
L’utilizzo della voce, usata per cantare e declamare, funge ora da narratore impersonale (come in Minotauros, rilettura in musica dell’omonimo romanzo di Friedrich Dürrenmatt) ora da narratore in prima persona (come in Firma Mentis, suite musicale che contiene un monologo tratto dalle Cosmicomiche di Italo Calvino).
I Minotauri di Anais Drago rappresentano le nostre solitudini interiori, raccontate attraverso personaggi che appartengono a immaginari diversissimi e apparentemente incompatibili tra loro, ma in ognuno dei quali diventa difficile non immedesimarsi.
„Strano e stimolante miscuglio di elettronica, improvvisazione e cultura pop. […] Segno di un’apertura mentale che attraversa la ricerca contemporanea.“ – C. Sessa, Corriere della Sera
"La violinista riassume in sé un vasto paesaggio sonoro senza entrare nell’ambito di nessuno stile specifico, tenendosi ben lontana da ogni ostentazione. Resta solo la musica, fresca e misteriosa come un enigma.“ – M. G. Bianchi, Musica Jazz